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Euclid, ruolo chiave per la tecnologia dell’Italiana Zoppas Industries

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Una sofisticata procedura di ingegneria spaziale ha consentito il decongelamento dell’obiettivo del telescopio spaziale. Il presidente Gianfranco Zoppas: “Un risultato straordinario che supera ogni nostra aspettativa”

Pubblicato il 08 Apr 2024

iEuclid telescopio

Una sofisticata procedura di ingegneria spaziale ha permesso il decongelamento dell’obiettivo del telescopio spaziale Euclid, preservando così il valore scientifico di una delle missioni più ambiziose di questo decennio. Il successo di questa operazione è stato possibile grazie alla tecnologia di riscaldamento avanzato fornita da Zoppas Industries, azienda italiana di punta nel settore delle soluzioni scaldanti per l’aerospazio, con oltre trent’anni anni di collaborazioni con le maggiori agenzie spaziali internazionali, incluse Esa (Agenzia spaziale europea) e l’americana Nasa.

Salvata la missione Euclid

Al momento del lancio, il deposito di molecole di vapore acqueo sulle lenti del telescopio, successivamente trasformatosi in ghiaccio a causa delle temperature estremamente basse dello spazio, minacciava la capacità di Euclid di raccogliere luce efficacemente. Questo strato di ghiaccio, sebbene fosse di spessore minimo, rischiava di compromettere seriamente la precisione delle osservazioni scientifiche.

Riscaldatori flessibili

Grazie all’impiego dei riscaldatori flessibili forniti da Zoppas Industries, integrati in prossimità dello specchio principale del telescopio, è stato possibile elevarne la temperatura da -147°C a -113°C per un periodo di 90 minuti. Questa operazione ha registrato un successo eccezionale, incrementando del 15% la capacità delle ottiche di raccogliere luce e ripristinando così i livelli di performance desiderati.

Risultato straordinario

“Questo è un risultato straordinario che supera ogni nostra aspettativa – afferma Gianfranco Zoppas, presidente del Gruppo Zoppas Industries -. Evidenzia l’affidabilità della nostra tecnologia di riscaldamento all’interno di sistemi ingegneristici complessi, e nelle condizioni estreme rappresentate dallo spazio”.

Nonostante il rischio di formazione di ghiaccio possa presentarsi nuovamente in futuro, la procedura messa a punto può essere reiterata per assicurare il funzionamento ottimale del telescopio.

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